La Politica

ENRICO ARTIOLI candidato a Consigliere Comunale di Modena

 

 

 

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Ho cominciato a "vivere" la Politica in casa fin da piccolo nella passione di mio padre e con le discussioni accese di amici e parenti.

La Democrazia Cristiana

Ho sempre ammirato le personalità politiche che hanno costellato il cammino del cattolicesimo democratico in Italia (De Gasperi, Dossetti, La Pira, Lazzati, Moro, Bachelet, Zaccagnini, ...) per cui a 16 anni mi sono iscritto alla DC e ho iniziato a frequentare il Movimento Giovanile partecipando a corsi di formazione e iniziative politiche per i giovani. Quale rappresentante dei giovani sono stato eletto nel Comitato Provinciale.

Il Partito Popolare Italiano

Dopo la crisi della DC non ho esitato a vedere nel PPI l'àmbito più coerente in cui ritrovare la mia ispirazione. Qui ho vissuto l'esperienza più significative della mia attività politica, infatti dal 1996 al 2000 sono stato segretario comunale del PPI di Modena. Sono stati anni non facili in quanto, per la prima volta, forze politiche che per decenni si erano fronteggiate iniziarono a collaborare assieme al Governo della città. Uno degli obiettivi che mi sono prefisso quale segretario è stato quello di ricompattare i principali spezzoni del mondo cattolico divisi fra il Patto Segni e i Popolari. Riuscii a portare in porto l'operazione del gruppo unico in Consiglio Comunale che, purtroppo, terminò quando i "pattisti" decisero di aderire prima al "Patto Segni regionale" poi ai "Democratici".

La Margherita
L'evoluzione politica del PPI e dei Democratici nella Margherita ha ripristinato e allargato il disegno di raccogliere in un unico soggetto politico le forze che a Modena meglio incarnavano la tradizione del cattolicesimo democratico. E' per queste ragioni, credo con una scelta lineare e coerente, che ho aderito alla Margherita.

Il Partito Democratico
In un processo, a dire il vero un po' troppo accelerato, i vari riformismi italiani (socialista, cattolico, ambientalista) hanno dato vita al Partito Democratico. La prospettiva è ardua, ma convincente: dare alla società italiana del futuro una moderna impronta solidarista e sociale per affrontare insieme, come "comunità", le sfide tanto di un incalzante individualismo quanto di una globalizzazione sempre più invasiva. Mi riconosco in questa prospettiva, ragion per cui ho aderito al PD.